Molto spesso le donne si sono raccontate, hanno parlato dei loro sogni irrealizzabili e non compresi dalla società che, fino al secolo scorso, le considerava inferiori e, di conseguenza, i loro scritti, non degni di essere letti, avevano poca importanza. La memoria e l'introspezione sono il perno attorno a cui ruota tutta la raccolta “Raccontami una storia -Storie di donne”, curata da RosaAnna Pironti.
esiste una scrittura femminile e una scrittura maschile ?
Le donne hanno una scrittura più “femminile” perché sono donne, o perché culturalmente sono portate ad assumere un certo ruolo? E lo stesso accade per la scrittura maschile ? Esiste nell’immaginario collettivo un’idea di femminile e maschile nella scrittura, spesso, però, legata soprattutto a modelli e stereotipi culturali e sociali.
Secondo alcuni la scrittura non è sessuata, esistono semplicemente libri scritti bene e libri scritti male. Sì, può essere. Ma se è vero che uomini e donne sono diversi e, pur senza voler generalizzare, hanno un approccio alla vita differente, perché non ammettere anche che la sensibilità personale possa manifestarsi con gesti e parole specifici degli uni o delle altre? Non si tratta di stabilire cosa sia meglio o peggio, ma di accettare che alcune caratteristiche siano più diffuse tra le donne piuttosto che tra gli uomini, e viceversa.-
Il linguaggio femminile è diretto, essenziale. Le donne, di solito, non mirano a sfoggiare cultura e capacità, semplicemente dicono e spesso urlano , non usano la parola per gestire uno stato d’animo perché la parola è il loro stato d’animo.
Ethos e Sedes risiedono nell'anima, come
già indicato da Platone e ancora da Agostino, e detto con linguaggio più attuale, nel Sé e
nell'Io. Entrambi, l'Io e il Sé, tuttavia, sono impensabili in quanto esistono solo come
progettualità.
Forma di volto e mani, di ricordo e attesa.
Adele Grassito
vice Presidente Spazio Donna CE
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