lunedì 18 luglio 2011

I MUNDURUA ...e il rumore diventa suono "tra analogie ed alchimie"

UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO AI MUNDURUA

Il gruppo che IL SALOTTO LETTERARIO ANTICHITA' SCIPPA ha voluto alla serata “tra analogie e alchimie” organizzata da Rossana di Poce alla Fiorillo arte.




Dario Perroni: Voce, bouzouki, fiati, kalimba, matranzano, aerosol

Giandomenico Caniello: Basso

Mario Di Bonito: Batteria, percussioni


Non a caso ho voluto loro ad animare la seconda parte della serata. Il tema della serata era analogie ed alchimie. Ciò che anima la loro musica è una "alchimia " frutto di una ricerca delle "analogie" tra le diverse culture del mediterraneo. I loro testi sono in gran parte originali, ma non mancano rielaborazioni di brani tradizionali. Le composizioni sono in italiano, in napoletano, in arabo, in ungherese, in greco antico.

MUNDURUA, “strada del mondo”. Fare musica, per i Mundurua è realizzare una agorà per i popoli e le culture “altre”. Strumenti musicali di varie culture quali, bouzuki, oud, calimba, sitar, si amalgamano alle parole a alle coreografie, in una continua sperimentazione di suoni e testi, la cui la base è rock. I temi ed i contenuti sono incentrati attorno ad archetipi (come la figura del padre, la morte, il dramma dell’incomunicabilità, etc.) e miti antichi e moderni (Teseo, il Minotauro, Lucrezia dagli occhi viola). Per loro la musica e l'arte sono intese come un momento d'incontro reale e immaginario tra “centro” e “periferia”, anche fisicamente, infatti le loro peformance si svolgono all’interno di luoghi significativi o locali particolari, per valorizzarne poeticamente il luogo e creare momenti d’interazione col pubblico, la loro musica utilizza strumenti di connessione tra realtà differenti, è sempre una metafora del viaggio e dell’incontro tra sé e l’altro.

Ma è solo l'inizio (il salotto è nato solo il 2 Aprile e fin'ora abbiamo realizzato 7 eventi in sede, tra tante difficoltà sempre eventi mai banali e sempre ricchi di stimoli, avendo sempre un successo crescente di critica e di pubblico ). Quella di questa serata non è niente di particolare, è stata solo un'ospitata in un'altra realtà, e, personalmente, ce l'ho messa tutta per essere veramente in tema, con l'idea di Rossana Di Poce, curando una sola parte della serata, la seconda parte all'esterno della galleria Fiorillo, in un luogo molto evocativo, dal carattere quasi onirico e surreale, reso ancora più onirico dalla istallazione preesistente di teresa mangiacapre, e l'intervento su questa istallazione di Elena Pandolfi. Il cortile, quegli specchi, frammenti di specchi che riflettevano all'infinito come in un caleidoscopio quella realtà già di per sé immagine filtrata della realtà napoletana, le cornici, quei limiti del l'universo arte. Questo intervento musicale, più il mio omaggio ad uno dei più grandi poeti del 900, Borges, emblema del paradosso e degli universi infiniti, spero che si sia perfettamente adattato alla tematica della serata, quella dell'analogia e dell'alchimia fatta di parole, rumori, suoni ed evocazioni!! ........E' stata solo un'ospitata, un esperimento....Ma stiamo lavorandosul serio per la prossima edizione autunnale del salotto, e proprio in questi giorni ho saputo che ci saranno da Ottobre in poi, per il Salotto, grandissime novità.....molto molto speciali!!!!!! :-))) ... quel signore disse: "con la cultura non si mangia" .............ma noi gli faremo vedere che con la cultura riusciremo anche a nutrire il corpo, oltre che la mente e lo spirito!!!


M.S.

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