martedì 15 novembre 2011

SINERGIE DI LINGUAGGI DIVERSI INTORNO AL TEMA: "ASCOLTARE E' GIA' UN ATTO D'AMORE"

LETTERATURA, POESIA, MUSICA, RECITAZIONE, FOTOGRAFIA E SCULTURA
IN PERFETTA SINTONIA ALLA GALLERIA ANTICHITA' SCIPPA INTORNO AL LIBRO DI ALDO DI MAURO TERAPIA D'AMORE.







Una grande serata all'insegna della 
sinergia dei linguaggi sul tema 
dell'ascolto:


-TERAPIA D'AMORE  il romanzo dello scrittore Aldo Di Mauro, 


-PASSEGGIANDO CON L'ANIMA
fotografie di Francesco Saverio Fienga 


-ASCOLTO sculture di Massimo Santamaria


-JOHANN SEBASTIAN BACH - PRELUDIO eseguito dal Maestro Carlo Molinelli 


-READING di Silvana Vaio


-IL SILENZIO DEL POETA di Mario Scippa

Linguaggi diversi che io personalmente amo e sento appartenermi profondamente.




TERAPIA D'AMORE di Aldo Di Mauro.


Ascoltare il silenzio in silenzio
di Mario Scippa


Clara, Gianfranco, Aleandro, Vittoria, Claudia oltre al cognome del protagonista Muller (di chiara origine sassone) insieme al luogo dove si svolge la storia, una casa per anziani attrezzatissima e con ogni confort e servizi, quindi costosissima e non per tutti, evidenziano, senza dirlo esplicitamente, uno spaccato sociale di Napoli.
La Napoli bene, che vive accanto e confusa ad altre realtà napoletane e che spesso insieme contribuiscono alla identificazione di una immagine codificata della città, e tante volte diventa anche uno dei tanti luoghi comuni da cui è difficele uscirne quando si racconta di Napoli (pensa a Miseria e Nobiltà, o Signori si Nasce ecc.).
Aldo di Mauro disegna questa immagine senza cadere nello stereotipo, nel luogo comune, con un attento e ricercato uso del linguaggio.

Un linguaggio fatto di sfumature, di atmosfere,  caratterizzando i personaggi con espressioni delicate, gesti sottili, silenzi.
Il Silenzio.
Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di momenti silenziosi, di percepire lo spessore del tempo, dare valore allo spazio in cui le nostre esistenze si muovono e in cui le nostre radici affondano.
E, questa sera per mettere meglio a fuoco questa mia sensazione che ho avuto leggendo il libro di Aldo Di mauro, ho voluto anche queste immagini che vedete ai vostri lati. Le fotografie di Francesco Saverio Fienga ,  Passeggiando con l'anima. Dove per immagini viene espresso questo desiderio di ascoltare in silenzio il silenzio.
Dicevo silenzio, gesti sottili, espressioni delicate, nei personaggi di Terapia d'amore, che rimandano ad un linguaggio tipicamente Napoletano, pur usando la lingua napoletana solamente in alcune frasi, anche perché  ci sono alcune espressioni o alcune frasi intraducibili dal napoletano e che non potrebbero essere dette se non in questa lingua.
E' un linguaggio d'amore quello usato dall'autore in questo libro, A tal proposito, questo libro mi ha dato l'occasione di rispolverare un vecchio testo, sempre attuale e importante, a mio avviso, quando si parla di linguaggio e in particolare di linguaggio nella dimensione dell'amore: Fammenti di un discorso amoroso,   di Ronald Barthes.
Dove con estrema lucidità, il grande semiologo, ci illustra, come in un abbecedario, una classificazione di segni linguistici che hanno come contenuto semantico la comunicazione o la non comunicazione tra soggetti che vivono la dimensione dell'amore.
Proprio come nel libro di Di Mauro, che con la leggerezza che lo contraddistingue, mette in evidenza tutto un repertorio di segni linguistici che si usano nella sfera dell'amore, calandoli e caratterizzandoli in una realtà particolare: Napoli, raccontata sempre di riflesso attraverso la caratterizzazione delle atmosfere e dei singoli personaggi (e qui cè tutta la lezione della leggerezza calviniana sulla necessità di guardare la realtà non direttamente ma attraverso un suo riflesso, come Perseo fa con la Medusa per ucciderla).
L'ASCOLTO
di Massimo Santamaria 
(foto di Simonetta Volpe)

La struttura del libro.
I confini dei personaggi sono disegnati in una storia che si sviluppa all'interno di questo "Giardino dei sogni" , strutturandosi su due livelli narrativi che hanno quasi una vita autonoma ma che si intrecciano sulla dimensione del discorso amoroso vissuto a tutto tondo: l'amore tra madre e figlio, quello tra uomo e donna, quello tra persone che appena si conoscono, l'amore della propria professione ecc ecc.
-il primo livello è quello dell'inserimento di una personalità prorompente, Clara, la mamma del professore Muller, nella stanca e abitudinaria casa per anziani, dove la sua coinvolgente ed esuberante presenza mette in moto negli altri ospiti una imprevista e inattesa voglia di vivere che si concretizzerà nella realizzazione di uno spettacolo teatrale e nella fondazione di una compagnia stabile dedicata a quella vulcanica donna;

-Il secondo livello narrativo è dedicato all'incontro tra il prof. Muller (noto professore di psichiatria) e una giovane ospite della casa, Francesca. Una donna che dopo un terribile episodioche le ha sconvolto la vita si è chiusa in sé stessa senza apparente stimolo alla comunicazione con il mondo fuori da lei.
Gli incontri, all'inizio, dovevano essere di tipo professionali: lui psichiatra doveva tentare di sbloccare quella donna, per richiesta esplicita della mamma e della direttrice della casa. Già dai primi incontri, invece, c'è un ribaltamento e sembra quasi che fosse il grande professore ad avere bisogno di una persona che lo ascoltasse, che lo ascoltasse col cuore.
Da quegli incontri nasce una sottile comunicazione fatta di silenzi, piccoli gesti apparentemente insignificanti ma che in quella dimensione, che vivono Muller e Francesca, raccontano e dicono più di tante parole.

Come ho detto all'inizio, e concludo, quella di Aldo Di Mauro -se vista nel complesso dei suoi lavori letterari, filosofici, poetici, saggistici ecc. (l'autore ha una poliedricità che è veramente invidiabile per chi come me ama la scrittura)- è una attenta ricerca sul linguaggio svolta sempre con estrema leggerezza, mai con superficialità, che si sviluppa sempre su quella linea di confine, senza mai cadere nello stereotipo del luogo comune, dove trova gli elementi per disegnare, con tratti sempre nitidi e precisi, la sua appartenenza ad una terra ricca di stimoli e satura di contraddizioni: la sua terra, la nostra terra,  Napoli.

M.S.
copyright 2011



Un mio personale  omaggio al poeta  Aldo di Mauro

Il silenzio del poeta

E' assordante, dentro, il rumore.
Pioggia incessante, immagini,
deformate, invadono la mente.
Le parole! Fuoco, acqua, colori,

Prende forma dal niente, un volto.
Dall'oriente del mondo, principi,
e cavalieri assetati di niente. Solo
anime vaganti, giocano, da sempre.

Sguardi! Nel campo ectoplasmi
fluttuanti. Le pietre, preziose, una
nell'altra si incastrano. Due Mondi
dal mare. Oblio il pericolo, il nulla!

Sole rosso, e dal mare una pagina
bianca, c'è un mondo da scrivere.
La mano trema, vibra, nel silenzio
tutto tace. E' Anima, non la tua voce.

E' un urlo nel vuoto. E' il silenzio.
Del poeta.

M.S.
© copyright2010

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