CUM FINIS
13
FOTOGRAFI RACCONTANO NAPOLI DA UNA ZONA DI MARGINE
PRESENTA
LIMEN
Fotografie
di Luca Canzanella
a
cura di Mario Scippa
Buonasera
a tutti e benvenuti a questo quarto appuntamento della rassegna CUM
FINIS, insieme sul limite. L'avventura che abbiamo iniziato prima
dell'estate insieme all'editore Pompeo Paparo e i 13 fotografi, per
raccontare un frammento di Napoli da una zona di margine, partendo
dal presupposto che la fotografia, come la poesia, è uno strumento
per andare oltre i confini del sensibile, in quel territorio dove è
possibile rintracciare la bellezza.
Confini,
Sensibile, Oltre, bellezza. Narrazione per frammenti. Napoli.
Abbiamo
iniziato questo viaggio per narrare la città di Napoli da una zona
di margine partendo da ciò che simbolicamente rappresenta un
possibile tracciato ordinatore, con Opus Reticulatum, l'opera
reticolare che ci ha proposto Malja Branndo con le sue geometriche
astrazioni, per poi fare un viaggio sulla superficie sensibile della
città, che ci ha proposto Massimo Buonaiuto con Cutis Parthenope,
una bella interpretazione della l'evanescente pelle della città che
il fotografo l'ha individuata nel cielo di Napoli.
Stasera
è Luca Canzanella, il fotografo che ci propone Limen, una
visione di un frammento di una immagine concettuale della città da
un punto di vista particolare, un luogo che è sempre cerniera e
filtro tra due diversi luoghi: la "soglia".
Napoli
è una città caratterizzata da tanti centri definiti da tanti
margini, a volte fisici altre volte solo concettuali. La complessità
della città è data dall'intersezione, la sovrapposizione, il
completamento e la differenziazione di tutti i centri che la
compongono.
L'elemento
spaziale che mette in relazioni questi luoghi è la soglia. Limen,
soglia, è qualcosa che si pone fra due cose. È il momento di
comunicazione tra due luoghi, delimita e apre allo stesso tempo.
La
soglia non ha bisogno di confini netti. Gli spazi che connette sono
spazi che essa stessa apre, senza per questo conchiuderli
reciprocamente. Non coincide con un’apertura nel perimetro.
LIMEN
è l'apertura del perimetro. L'apertura di ciò che dà luogo al
perimetro e allo spazio che il perimetro racchiude, è il punto di
indifferenza tra dentro e fuori.
Essere
su una soglia significa precedere e succedere ogni luogo.
Canzanella
con le sue foto mi ha fatto riflettere su un particolare secondo me
estremamente significativo nella definizione del concetto di Soglia.
Quel particolare è il movimento.
Il
movimento è ciò che da senso spaziale ad una soglia.
LIMEN
è tale solo finché lo si percorre, attraversa.
Se
fermassimo il nostro cammino, annulleremmo la soglia stessa.
La
soglia avviene in una variazione.
La variazione implica un prima
e un dopo, un al di qua e un al di là.
Quindi
la soglia è sempre soglia di qualcosa per qualcuno in movimento,
come nella fotografia di Luca Canzanella, più che un luogo fisico
oggettivo è quasi un concetto spaziale soggettivo.
Luca
Canzanella, rappresentando fisicamente dei luoghi Soglia della
città, ci fa varcare lo spazio della sua personale soglia
concettuale . Muoversi da uno spazio a un altro è possibile se e
solo se si attraversa una soglia. Ciò non significa annullare le
differenze, abbattere qualunque confine, ignorare ogni margine
considerandolo come semplicemente illusorio. Piuttosto si tratta di
rivedere la soglia che li ha permessi, ridipingerla, ripeterla in
nuove figure, per rilanciarne così la scommessa, per ripristinarne
il senso, cambiandolo per rispettarlo. Capire le soglie, confrontarsi
con esse, vuole dire non solo capire come sono accadute e cosa hanno
“provocato”, bensì anche dove conducono e quale “senso”
assegnano allo spazio, quale direzione permettono e quale destino
designano. .
Nel
rintracciare le soglie che ci circondano e che configurano il mondo
noi rintracciamo il mondo stesso. Questo significa aprirci a
possibili nuove configurazioni del mondo stesso, tendenti alla
liberazione dalla superstizione dei margini e dei confini naturali o
necessari, oggettivi prima e oltre ogni loro possibile definizione.
Definire una soglia significa pertanto ripeterne il gesto, rifondarla
in un movimento che le ridona un luogo attraverso nuovi e autentici
orizzonti di senso.
La
soglia incarna l’infinito come attuale nella continuità del suo
incedere. Come nella quarta fotografia proposta da Luca Canzanella,
dove è il movimento, che si svolge senza alcun margine, senza alcun
confine, che esprime per immagine il significato concettuale della
Soglia, del LIMEN ricercato dal fotografo.
M.S.
Da dov'era partita,
seguendo la linea
fino all'infinito,
arrivò.
Cerchio.
Sacro tempio. Inviolabile
fortezza,
denti aguzzi di un
affamato coccodrillo.
Muri, stanze. Dov'è la
parola?
La porta! Il Varco, La
soglia.
Il suo passato perso, tra
ventiquattro porte
La mano incerta provò.
Nuova si aprì
davanti a lei una stanza.
Orizzonte bloccato, linea
spezzata.
Poi ancora porte,
ventiquattro.
Al centro un
violino,silenzioso
equilibrio col fuoco,
il suo cielo la volta,
vela senza centro.
Cercatrice del mistero
nel cerchio,
bloccata è sulla soglia.
Di notte, antichi
Muratori,
riflessi negli occhi di
una scimmia,
innalzavano muri,
Mario Scippa in una foto di Malja Brando |
Mario Scippa e Luca Canzanella in una foto di Malja Brando |
M.S
lascia un tuo commento
RispondiElimina